La Medicina del Lavoro consiglia un’illuminazione di almeno 450 Lux. Lo standard Europeo NF EN 12464-1* indica invece 500 Lux per la lettura o il lavoro davanti ad uno schermo. Va notato che un ufficio dotato al soffitto di luci fluorescenti riceve generalmente da 200 a 300 Lux!
I riflessi sono il nemico numero 1 per una buona concentrazione visiva. Causano affacticamento degli occhi, mal di testa o disturbi musculo-scheletrici dovuti ad una postura scorretta alla postazione di lavoro, con conseguenze che possono essere disastrose.
L’uso di una lampada UNILUX asimmetrica permette di:
Anche la lunghezza del braccio influisce sulla qualità dell’illuminazione: la testa della lampada dovrebbe idealmente essere 40 cm al di sopra del piano di lavoro. Dobbiamo quindi evitare lampade con bracci troppo corti.
Sono lampade a incandescenza il cui filamento in tungsteno si trova in atmosfera gassosa contentente gas alogeno. Il bulbo è in quarzo, resistente alle alte temperature
Normative vincolanti stanno accelerando il calo delle vendite
Lampade fluorescenti:
Le lampade fluorescenti, comunemente conosciute come lampade al neon (nonostante non contengano gas neon), hanno forma tubolare in cui la luce viene emessa principalmente da strati di sostanze luminescenti, attivate da una scarica elettrica.
Una richiesta costante, sostenuta da prezzi competitivi
Ognuna di queste fonti luminose ha dei vantaggi e degli svantaggi, a seconda che si valuti l’aspetto del costo o del comfort.
Passiamo il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi. E circa 8 ore al giorno sul nostro posto di lavoro.
La luce agisce in modo essenziale sul nostro orologio biologico affinchè possiamo dormire bene, restare svegli durante il giorno ed essere al meglio delle nostre prestazioni. Tuttavia, nel nostro mondo moderno, in assenza di una corretta illuminazione il nostro orologio biologico interno può essere sregolato. Fatica, insonnia e depressione possono esserne il risultato. Anche un interno sufficientemente illuminato può essere percepito biologicamente come scuro e non regolare il nostro orologio interno. Una luce artificiale biologicamente efficace può compensare questo deficit e stabilizzare il nostro bioritmo.
L’orologio biologico interno è un potente centro di controllo. Penetrando nel corpo attraverso gli occhi, la luce gioca un ruolo fondamentale nella regolazione dei ritmi circadiani, ovvero quelli che sono distribuiti nell’arco di circa 24 ore (sonno-veglia, variazione della temperatura corporea e livelli ormonali, pasti, ecc.).
Circa l’80 percento delle informazioni ci viene trasmesso attraverso gli occhi. Grazie alle ghiandole retiniche dell’occhio trattiamo anche le informazioni non visive. Influenzate dal colore della luce del giorno, queste cellule controllano la secrezione di serotonina e di ormoni di melatonina nel cervello, regolando così il nostro ritmo circadiano (ritmo diurno e notturno). La melatonina ci fa sentire la stanchezza e riduce la nostra attività; la serotonina, da parte sua, influenza il nostro umore e il nostro dinamismo.
Le variazioni dell’illuminazione nel corso della giornata in termini di temperatura della luce, sia fredda (colore blu 5500 K) che calda (colore rosso 2700K), migliorano il nostro benessere e quindi le nostre prestazioni. Poiché ogni persona ha il proprio ritmo biologico, è essenziale diffondere un’illuminazione ottimale adattata al ritmo circadiano di ciascuno, fornendo una soluzione personalizzata che regoli i periodi di attività e di riposo.
Una buona qualità della luce al momento giusto della giornata: